LIDO DI CAMAIORE. Il portiere, si sa, non è un ruolo qualunque. Prendiamo l’età: tanti estremi difensori sembrano godere di una speciale benedizione di lunga vita (agonistica). In Italia viene subito alla mente il caso di Dino Zoff, che a quarant’anni suonati alzò la coppa del mondo nella tiepida sera del 1982 al Santiago Bernabeu. Uscendo dai confini nazionali, tanti ricorderanno Peter Shilton che esordì in nazionale a 33 anni, ma difese la porta inglese fino all’età di 41 anni. E ora anche la Versilia ha il suo portiere-higlander: è l’ex pontederese Paolo Pardini, che all’età di 48 anni è tornato a difendere la porta del Lido di Camaiore, in seconda categoria. Un tuffo all’indietro, per lui e per i tifosi lidesi, visto che proprio in quella squadra Pardini aveva mosso i primi passi, più o meno trent’anni fa, fra i dilettanti. Dopo una buona carriera su e giù per la Toscana e, soprattutto, fra la Versilia. Ha vestito le maglie del Pontedera (dove è stato allenato nientemeno che da Marcello Lippi), della Carrarese, del Viareggio, del Camaiore, del Bozzano, del Forte dei Marmi e della Torrelaghese. “Bussino” (così è conosciuto dai tifosi dei Cavallucci), ha bagnato il suo ritorno fra i pali con un pareggio, per 2-2, sul difficile campo dell’Atletico Terrarosa. «Quando ci si diverte ancora non ci sono problemi per la carta di identità», ha commentato al termine della partita. Un esempio soprattutto per i più giovani.
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