venerdì 26 novembre 2010

Incidenti stradali: ciclista muore dopo due giorni ricovero

(ANSA) - CAMAIORE (LUCCA), 26 NOV - Un uomo di 58 anni, Graziano Lucchesi, 58 anni, di Pontemazzori di Camaiore, e' morto all'ospedale Versilia per le ferite riportate due giorni fa in un incidente stradale: e' stato urtato da un'auto mentre era in bicicletta, a Montemagno, frazione di Camaiore. Alla base dell'incidente ci sarebbe anche la pioggia e la strada stretta e buia, che hanno limitato la visibilita' all'automobilista.(ANSA).

E' arrivato il freddo !


Pioggia mista a grandine e’ caduta stamani a Lido di Camaiore e in altre zone della Versilia; il clima e’ diventato rigido e le temperature si sono abbassate. Precipitazioni nevose ci sono state stamani, informa una nota della Provincia di Firenze, sui passi appenninici e sul tratto di valico della A/1. Eventi significativi, continua ancora la Provincia, sono possibili con cumulati fino a 15 centimetri intorno ai 7-800 metri di quota. Sui versanti romagnoli dell’Appennino, la quota potra’ localmente scendere fino a 500 metri. Personale e mezzi dei servizi viabilita’, protezione civile e polizia provinciale saranno impegnati per garantire la percorribilita’ della rete viaria di competenza; consigliate catene a bordo e particolare cautela nella guida.

martedì 16 novembre 2010

Bullismo a scuola: da Lucca una possibile soluzione

Anche per l’anno scolastico 2009/2010 la Provincia di Lucca, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Firenze, ha promosso uno studio sul bullismo elettronico nelle scuole del territorio, per individuare forme di prevenzione e contrastare un fenomeno sempre più diffuso tra gli studenti delle scuole secondarie.

Questa mattina, durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ducale, il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Mario Regoli e la professoressa Ersilia Menesini, docente al dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze e curatrice dell’indagine, hanno presentato i risultati della ricerca condotta in 17 classi di 7 scuole superiori della provincia.

L’esperienza, che ha coinvolto l’istituto Civitali, l’Isi Pertini, il Liceo Scientifico Vallisneri e Istituto Agrario Brancoli Busdraghi di Lucca, l’Istituto Geometri Nottolini, l’istituto Chini di Lido di Camaiore e il Liceo Scientifico Majorana di Capannori, ha dimostrato che è possibile intervenire sul problema bullismo e ridurne gli effetti. In particolare, ha dato ottimi risultati il processo di coinvolgimento e di responsabilizzazione diretta di quei ragazzi che nei confronti dei coetanei hanno avuto il ruolo di educatori tra pari, detti anche peer educator (da peer to peer, espressione che in informatica indica una rete di computer in cui non c’è distinzione gerarchica).

"Responsabilità e partecipazione sono le parole chiave di ogni forma di socializzazione matura e democratica – ha affermato il presidente della Provincia, Stefano Baccelli – focalizzare gli sforzi affinché i giovani sperimentino e facciano loro queste buone pratiche del vivere civile è uno degli investimenti migliori per il presente e il futuro della nostra comunità. La Provincia di Lucca è impegnata da anni sul fronte della lotta al bullismo e i risultati di questi progetti con gli studenti ci confermano che intervenire con efficacia sul problema è possibile".

"In ogni classe coinvolta – ha spiegato Ersilia Menesini – abbiamo dapprima fatto un percorso di sensibilizzazione, poi sono stati scelti otto educatori, quattro per lavorare on line e quattro per il confronto faccia a faccia. I ragazzi sono stati opportunamente formati su temi come la comunicazione interpersonale e la gestione dei conflitti ma anche sulle tecnologie dell’informazione e l’utilizzo di tecniche di comunicazione on line. L’esperienza del training è stata in genere molto formativa e partecipata. Alcuni ragazzi hanno espresso il loro apprezzamento, ne sono testimoninanza anche alcune affermazioni del forum da loro gestito".

Mentre gli educatori on line hanno lavorato alla moderazione del forum “noncadiamointrappola”, ospitato sul sito delle politiche giovanili della Provincia di Lucca, i peer educator hanno preparato e gestito un incontro con altre classi del proprio istituto, si sono confrontati con le istituzioni sul tema del bullismo e della violenza e hanno preparato una trasmissione televisiva dedicata ai giovani.

L’esperienza

L'obiettivo del progetto promosso dalla Provincia di Lucca, in primo luogo, ha avuto lo scopo di monitorare l'incidenza del bullismo tradizionale ed elettronico in un campione di studenti delle scuole superiori lucchesi e di sperimentare alcuni percorsi di prevenzione e intervento.

Lo studio prosegue il percorso iniziato nell’anno scolastico da alcuni anni nelle scuole superiori ed è mirato alla prevenzione del bullismo e del bullismo elettronico (cyberbullismo) grazie alla creazione di reti di solidarietà tra i ragazzi, nel mondo reale della scuola e in quello virtuale del web e delle nuove tecnologie.

Il campione della ricerca

Il campione sperimentale era composto da 349 studenti, 133 maschi e 216 femmine, di età media 16 anni. Tale campione è stato poi suddiviso in due gruppi: una parte ha effettuato solo il percorso di sensibilizzazione e un’altra ha svolto tutto il percorso di formazione ed è stato sottoposto all’intervento con i peer educators.

Il campione di controllo è costituito da 64 studenti provenienti da altri due istituti della Provincia (Istituto Paladini di Lucca eIstituto di Scienze Sociali di Barga).

Le fasi del progetto

Dopo una prima fase di valutazione iniziale effettuata con un questionario, si è proceduto con la presentazione del progetto alle scuole partecipanti attraverso un convegno che si è tenuto nell’ottobre 2009 e alcuni percorsi di sensibilizzazione e di comunicazione sulle tematiche del cyberbullismo e del bullismo tradizionale nelle classi partecipanti.

Successivamente, per ogni classe sono stati selezionati 4 peer-educator on line e 4 faccia-a-faccia che hanno seguito una giornata di training su temi quali la comunicazione interpersonale, le tecnologie dell'informazione, la gestione del forum e le tecniche di comunicazione on line.

Gli educatori on-line hanno gestito il forum Noncadiamointrappola, mentre gli educatori "faccia a faccia" hanno preparato un incontro con una classe della scuola che non aveva partecipato alla sensibilizzazione, hanno organizzato un incontro con le istituzioni per confrontarsi sui temni della violenza, del disagio e del bullismo e hanno collaborato alla preparazione di una puntata di Squarciagola, trasmissione realizzata da NoiTv e Provincia di Lucca, dedicata alle politiche giovanili. La ricerca si è conclusa a maggio con la distribuzione di un questionario per la valutazione dei cambiamenti nelle classi coinvolte dal progetto.

I risultati

La valutazione ha riguardato i peer educator, il gruppo di compagni della classe o della scuola che ha ricevuto l’intervento dei peer educator e il gruppo di controllo composto dalle due scuole che non hanno partecipato all’intervento.

Il cyberbullismo

La diminuzione più significativa è stata registrata nel gruppo dei peer educator, soprattutto nei maschi. In particolare è da notare la riduzione nell’invio di minacce e di insulti via internet, tramite siti web, chat, blog, programmi di messaggistica istantanea, Myspace, Facebook, Twitter.

In calo anche la diffusione di voci non vere tramite telefono e l’atto di appropriarsi di informazioni o materiale personale come immagini e foto per poi riutilizzarle. Diminuisce, infine, l’utilizzo sotto falsa identità della password o dell’account di qualcuno e l’esclusione di coetanei dai gruppi on-line, dalle chat e dai forum.

Attraverso questo percorso i ragazzi e le ragazze sembrano aver preso coscienza che alcune azioni possono avere un impatto negativo sui compagni, desistendo quindi da tali comportamenti. Il progetto si è dimostrato efficace soprattutto sul versante dell’educazione e della responsabilizzazione; in questo secondo anno vogliamo dedicare maggiore attenzione ai problemi delle vittime, cercando di coinvolgere i peer educator in azioni di protezione e di supporto.

Strategie di difesa on line

Inoltre abbiamo verificato se i ragazzi, a seguito dell’intervento, avessero acquisito alcune strategie di difesa e protezione. I risultati mettono in luce che soprattutto per il gruppo dei peer educator aumenta la consapevolezza dell’utilità di azioni di difesa (bloccare la persona o cambiare account o numero di telefono) e di azioni preventive quali informare i ragazzi sui rischi e evitare situazioni potenzialmente pericolose.

venerdì 12 novembre 2010

Muore quattordicenne caduto dallo scooter

Tornava a casa dall'allenamento quando, a Forte dei Marmi, è caduto dallo scooter proprio mentre sopraggiungeva un'auto che l'ha investito in pieno. Le condizioni di Francesco Ticci, 14 anni, capitano dei giovanissimi del Pietramarina, figlio di un poliziotto, sono apparse subito disperate.

Dopo la Tac al Versilia, il trasferimento a Pisa. Dove Francesco è morto. La terribile tragedia si è consumata pochi minuti prima delle 18 nel tratto di via Vico di fronte al supermercato Raffaelli di Forte dei Marmi. Il ragazzo, in sella al suo scooter, stava infatti rientrando a casa dopo l’allenamento. Terzino e capitano dei giovanissimi del PietraMarina, come ogni giovedì era andato insieme ai compagni di squadra al campo «Pedonese» a correre e giocare a calcio, come tanti suoi coetanei.

Un momento di svago e divertimento che Francesco coltivava parallelamente agli studi, visto che frequentava il primo anno dell’istituto alberghiero di Seravezza. Nel suo Dna, per altro, non poteva non esserci spazio per lo sport.Il padre Stefano Ticci,l'atleta fortemarmino medaglia di bronzo nel bob a 2 alle olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994 (in coppia con Hubert Gunther) e da alcuni anni in servizio al commissariato di Forte. Ticci aveva ricevuto a Lucca l'onoreficenza di cavaliere per i suoi meriti sportivi.

Burlamacco in crociera

Lunedì 15 novembre la Fondazione Carnevale di Viareggio donerà a Costa Crociere una scultura di Burlamacco, la maschera ufficiale del carnevale viareggino, perchè sia collocata al PalaCrociere di Savona. La cerimonia di consegna si svolgerà alle 11,00.
La scultura inviata a Savona è stata realizzata da Luca Bertozzi in cartapesta, stucco e resina. E’ alta un metro e ha base 80×80 centimetri. Alla cerimonia seguirà un pranzo di gala a bordo di una delle maestose navi della flotta di Costa Crociere, l’ammiraglia Costa Pacifica, che ha la particolarità di essere la nave della “musica”.

Case in crisi? La Versilia è salva. Ville e budget milionari, i russi in controtendenza

Nonostante la domanda sia molto inferiore al periodo pre-crisi, nella zona della Versilia i prezzi degli immobili non accennano a diminuire, in netto contrasto con la leggi di mercato della domanda e dell'offerta.

Il motivo sembra dipendere dal fatto che in quest'angolo di Toscana gli immobili di regola appartengono a soggetti facoltosi, dalle buone disponibilità economiche e che quindi non hanno necessità di svendere. E' strano come nonostante tante situazioni di crisi in tutta Italia, di chiusura di aziende, in Versilia non ci siano proprietari con la necessità di vendere in tempi stretti per disporre di liquidità, e quindi disposti a vendere "sotto costo".

La città della Versilia più emblematica di questa situazione è Forte dei Marmi, la località più prestigiosa della zona e meta prediletta da russi facoltosi, proprietari di numerose ville. Qui le quotazioni partono da 10mila euro al metro quadrato per toccare punte di 20mila euro.

Carlo Salvatori, titolare dell'agenzia immobiliare Vittoria di Forte dei Marmi, spiega: «In 40 anni di attività di crisi ne ho viste tante ma qui i prezzi non li ho mai visti scendere. L'unica differenza è che mentre un tempo non era possibile neppure trattare sul prezzo, oggi ci si può sedere a un tavolo e provare a farlo.

Di certo i tempi di vendita si sono allungati, ma per il resto sul mercato immobiliare è cambiato poco: con un milione di euro al Forte non si compra quasi nulla. Per aspirare a un appartamento a Forte dei Marmi, a una bifamiliare o a una villetta singola con giardino, che sono le tipologie più ricercate, occorre avere a disposizione un budget quasi doppio».

E poi ci sono i russi, disposti a spendere molto di più, ambendo a ville di grandi dimensioni più per status symbol che per altro. Tengono i prezzi anche al di fuori di Forte dei Marmi, anche perché la domanda arriva prevalentemente da una fascia di clientela che non ha risentito della crisi, soprattutto industriali e liberi professionisti dell'Emilia-Romagna e della Lombardia.

Arrestati spacciatori della pineta

È stata smantellata a Lucca un'organizzazione criminale marocchina che spacciava cocaina nelle pinete di Viareggio, Lucca e Lido di Camaiore. Arrivavano a vendere anche quattro chili di droga al mese guadagnando circa 150 mila euro in trenta giorni.


BLITZ CARABINIERI. L'operazione è stata seguita e condotta dai Carabinieri di Lucca che hanno fermato l'organizzazione criminale, composta interamente da marocchini, eseguendo tredici provvedimenti restrittivi nei confronti degli africani.

L'ORGANIZZAZIONE. La banda non lavorava solamente sulla città di Lucca, ma aveva allargato i suoi orizzonti fino a Milano e a Bergamo, riuscendo a vendere anche quattro chili di cocaina al mese e guadagnando, così, fino a 150 mila euro in trenta giorni.

ARRESTI. Sono scattati gli arresti per tutti gli spacciatori che vendevano la droga nelle pinete di Viareggio, Lido di Camaiore e Lucca.

giovedì 4 novembre 2010

Arrestato un pregiudicato


La Polizia ha rintracciato e tratto in arresto il pregiudicato Wilson Parenti, 31enne già residente a Lucca e da qualche tempo trasferitosi a Lido di Camaiore, in seguito da un ordine di cattura della Procura della Repubblica di Lucca poiché deve scontare 2 mesi di reclusione a seguito di condanna per aver contravvenuto, nell anno 2007, ad un divieto di ritorno nel Comune di Camaiore, da cui era stato allontanato con foglio di via obbligatorio dal Questore di Lucca. Dopo un passaggio in Questura è stato portato al San Giorgio.