Catena di guai per Stefano Pesce, 32 anni, fino a qualche mese fa residente a Schio dov'è conosciuto per una sfilza di precedenti, non ultimo quello di aver fatto prostituire la compagna in un appartamento di S. Caterina del Tretto.
Pesce è stato arrestato l'altra sera dal radiomobile di Crema a Castelleone, in provincia di Cremona. Stava girando attorno ad un quartiere con fare sospetto. La sua presenza è stata segnalata da una signora del posto al 112. Quando si è visto avvicinare dall'auto dei carabinieri, ha accelerato. È cominciato così un inseguimento fra le province di Cremona e Lodi, divise dal fiume Adda. Pesce è incappato in un posto di blocco nel frattempo istituito e si è dovuto arrendere.
Nella Renault Megane che guidava, risultata rubata a Livorno, aveva una pistola finta, passamontagna e varie targhe d'auto rubate. L'impressione degli inquirenti è che stesse studiando le vie di fuga per un colpo in una farmacia della zona, che è un po' la sua specialità attuale. Infatti sul suo capo pendeva un mandato di cattura per aver ripulito due farmacie a Bologna e La Spezia, dove pure aveva picchiato un cliente con il calcio della pistola. E si sospetta sia il colpevole di altre rapine a Lido di Camaiore e Albissola nel savonese.
Quando si è consegnato ai militari, Pesce avrebbe dichiarato di essere sieropositivo, condizione da verificare.
L'ultima condanna a Schio risale a fine marzo: un anno e nove mesi per maltrattamenti continuati alla moglie. Riguardo al reato di favoreggiamento della prostituzione, pende anche su di lui un'indagine della Guardia di finanza di Schio per evasione fiscale.
fonte :il giornale di venezia
M.SAR.
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