sabato 22 novembre 2008

Morì in un cantiere: in tre chiedono il patteggiamento

Sono quattro le persone per le quali il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo e lesioni colpose gravissime a seguito dell’incidente sul lavoro capitato al Magazzeno a Lido di Camaiore il 23 maggio del 2007. Durante la ristrutturazione di una casa crollò un muro che investì due operai della Poseidon di Viareggio.



Leo Annibale Renicchi, 45 enne di origini belghe morì, mentre riportò gravi fratture alle gambe Taahar Mahassine, marocchino di 54 anni. Ieri mattina si è svolta davanti al Gip Marcella Spadaricci l’udienza preliminare. In tre hanno chiesto la possibilità di un patteggiamento.



Si tratta di Piero Barsotti, direttore del cantiere, difeso dall’avvocato Elena Nieri di Massa; Giovanni Manfredini, presidente della Poseidon, assistito dall’avvocato Ilaria Maffei di Lucca; e Franca Fanticcioni, progettista e direttrice dei lavori, difesa dall’avvocato Gianluca Luisotti di Massarosa.



La quarta persona, Lina Lemmetti, la committente difesa dall’avvocato Dario Vannucci di Viareggio, ha preso qualche giorno di tempo per chiedere oppure no il patteggiamento. Il Gip ha fissato l’udienza al 4 febbraio 2009. Si sono costituiti parte civile la figlia ventenne dell’operaio deceduto, assistita dall’avvocato Marcello Taglioli di Viareggio; e l’operaio che in quella circostanza rimase ferito, assistito dall’avvocato Luigi Gino Velani di Lucca. L’operaio marocchino è rimasto a lungo in ospedale in sala di rianimazione e si è poi mosso su una sedie a rotelle. Ora riesce a camminare con le stampelle, ma i segni di quell’incidente sono più che mai visibili.



L’incidente avvenuto al Magazzeno nella primavera dello scorso anno fece scalpore. I due operai della cooperativa sociale Poseidon erano impegnati nei lavori di ritrutturazione di un vecchio cascinale. All’improvviso crollò un muro portante e quintali di detriti cascarono addosso ai due operai. Il Renicchi rimase sepolto e morì sul colpo; il collega venne investito dal bacino in giù. Il cantiere venne posto sotto sequestro.

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