sabato 15 novembre 2008

BIMBI MORTI : Altri 12 avvisi di garanzia

Viareggio, 15 novembre 2008 - Dodici avvisi di garanzia sono stati notificati fra le 9 e le 16,30 di ieri a medici, ostetriche e infermiere del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale unico per la morte dei due neonati avvenuta il 14 e il 31 ottobre scorso.

"Un atto dovuto", confermano ancora una volta gli inquirenti, dopo che nei giorni scorsi altri sette avvisi erano stati consegnati: in quel caso (l’inchiesta è diretta dal pm Fabio Origlio) erano riferiti ai componenti dell’equipe medica di turno in occasione del secondo parto poi trasformatosi in tragedia, il 17 ottobre. Ieri, con l’unificazione delle due inchieste per il primo e il terzo decesso (sono coordinate dal sostituto procuratore Enrico Corucci), sono stati firmati e notificati gli altri provvedimenti, peraltro annunciati da tempo.

Nelle prossime ore il magistrato nominerà un consulente tecnico che dovrà prendere in esame il materiale cartaceo e le cartelle cliniche sequestrate dagli uomini della Procura nel reparto: toccherà quindi al perito dare una prima risposta sull’eventualità o meno di un supplemento di indagine, in particolar modo una nuova autopsia, che presupporrebbe la riesumazione dei corpicini. Si tratta comunque di un’eventualità che al momento non viene presa in considerazione dagli inquirenti.

"Si tratta - hanno ribadito ancora gli investigatori - non di accuse specifiche e dirette ma di ‘atti dovuti’: l’avviso di garanzia è anche una forma di tutela nei confronti delle persone indagate che possono nominare non solo un legale ma anche un consulente tecnico nel caso in cui dovessero essere compiute nuove autopsie". Una precisazione opportuna per non alimentare polemiche e 'indici accusatori'.

Intanto il faldone dell’inchiesta per i tre neonati morti all’ospedale unico, è stato arricchito con la relazione redatta dai componenti dell’Unità di rischio della Regione nella quale venivano espresse non solo perplessità ma anche precise carenze in occasione dei tre parti. Ovviamente si tratta di conclusioni di personalità di spicco e di grande esperienza del settore (i professori Riccardo Tartaglia, Mauro Marchionni e Carlo Dani) anche se - come aveva sottolineato l’assessore regionale alla Salute, Enrico Rossi - "l’accertamento di eventuali responsabilità di carattere penale non spetta a noi ma alla Procura".



la nazione

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