Il tesoro nascosto di Callisto Tan zi, inseguito dai creditori di mezza Italia, passa da due insospettabili fi gure della Versilia. Erano loro l’anel lo di congiunzione con l’intermedia rio, quello vero, che opera nel reggi no. E proprio loro, nei giorni scorsi, sono stati sentiti come persone infor mate sui fatti dai finanzieri del Nu cleo di polizia tributaria di Bologna. Le trattative erano in stato avan zatissimo e la Procura ritiene che le opere sarebbero state acquistate da compratori provenienti dalla Rus sia. Il luogo in cui sarebbe dovuto avvenire il passaggio di mano, probabilmente, è Forte dei Marmi, lo calità turistica dove si registra una forte presenza di miliardari prove nienti dall’est Europa. Ma chi fosse la persona che avrebbe dovuto com prare i quadri di Tanzi — una tratta tiva poi improvvisamente sfumata dopo che la trasmissione di Rai3 Re port si era interessata del caso — lo sanno solo loro.
CACCIA AI COMPRATORI - Talmente impor tanti le loro informazioni che i fi nanzieri di Bologna sono scesi fino a Lido di Camaiore, dove vivono un idraulico di 67 anni e un ristoratore di mezza età. Sembra che le Fiamme Gialle li abbiano fermati al ritorno dal lavo ro. Abbiano controllato le loro vet ture e poi li abbiano condotti in ca serma, dove sono stati sentiti a sommarie informazioni. Hanno rac contato fatti e fornito elementi. Hanno spiegato di aver trovato un acquirente, che però è poi svanito nel nulla. Avrebbero fatto riferi mento a uno straniero. Il tesoro, però, da ieri mattina è spuntato dalle cantine e dalle soffit te di tre appartamenti, due a Parma e uno nella vicina Pontetaro, dove lo hanno trovato i finanzieri. Il ritrat to di ballerina, matita su carta De gas, ieri mattina era si trova nell’uffi cio del procuratore della Repubblica di Parma Gerardo Laguardia, accan to ad un autoritratto di Ligabue, alla scogliera di Pourville di Monet, ad una natura morta di Gauguin, ad un tronco d’albero di Van Gogh, ad una natura morta di Picasso datata 1944, ad un ritratto di signora, a grandez za naturale, di De Nittis. Ancora im ballati invece sono un olio di Manet raffigurante alberi, una natura mor ta di Van Gogh, un acquerello su car ta di Cezanne, un pastello di Pizar ro, un paesaggi di Severini, una illu strazione di Grosz e una matita di Bergerie di Modigliani, ed altro an cora.
IL «TESORETTO» DI TANZI - Capolavori, appunto: ne era consapevole Stefano Strini, genero di Tanzi perché ne ha sposato la fi glia Laura, a cui la cura dei quadri era stata affidata proprio dal Cavalie re. Strini è indagato per ricettazione e favoreggiamento assieme ad un al tro soggetto sul nome del quale vige il segreto istruttorio: in pratica l’in termediario che vive nel reggino. Per un dipinto di Monet c’era già un’offerta di 10 milioni di euro di un miliardario russo. E su quel nominativo, adesso, si concentrano le attenzioni dei finanzieri che hanno scovato la «residenza estiva»: Forte dei Marmi, appunto. In quello spic chio della Versilia dove, ormai da an ni, si concentrano gli appetiti di al cuni russi: nomi che, da alcuni mesi a questa parte, sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procu ra di Lucca. Che vuole capire se vi sia riciclaggio nell’acquisto delle vil le da parte dei russi che, spesso, usa no società con sede nei paradisi fi scali per operazioni finanziarie bor der line.
fonte : Simone Innocenti (corriere fiorentino)
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